Rotella Mimmo

MIMMO ROTELLA (CATANZARO, 7 OTTOBRE 1918 – MILANO, 8 GENNAIO 2006 Mimmo Rotella nasce a Catanzaro nel 1918 e muore a Milano l‘8 GENNAIO 2006 Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli, diplomatosi si trasferisce a Roma. Nel 1945 inizia a dipingere e, nel 1951 espone per la prima volta opere astratto-geometriche (influenzato da Mondrian e Kandinskij). La prima fase della sua attività è caratterizzata dalla sperimentazione di stili pittorici diversi, che lo porterà a rivoluzionare i linguaggi artistici del dopoguerra. In questo periodo si può considerare l’antesignano della corrente neodada in Italia. Dopo il primo periodo di ricerca astratta, soggiorna negli Stati Uniti e, ritornato a Roma, compone poemi fonetici smettendo di dipingere. Nel 1953 nascono i primi décollages, tecnica caratterizzata dallo strappo di manifesti pubblicitari affissi nelle strade i cui frammenti sono incollati sulla tela. All’inizio utilizza sia il recto che il verso dei manifesti giocando sui diversi effetti cromatici che questa doppia possibilità gli consente. Dal 1958 abbandona gradualmente le composizioni puramente astratte per realizzare décollage con immagini chiaramente leggibili. Negli anni successivi perfeziona la sua tecnica, che diventa del collage double décollage, manifesti strappati, incollati su tela e di nuovo strappati. Questa tendenza culmina nella serie Cinecittà e in quella dedicata alle stelle del cinema e a personaggi famosi. Sono degli anni Sessanta e seguenti i lavori dedicati alle affiches del cinema mondiale con i volti dei grandi miti di Hollywood. Nel 1961 aderisce al gruppo del Nouveau Réalisme di Pierre Restany. Trasferitosi a Parigi nel 1964 lavora ancora sulla definizione di una nuova tecnica: la Mec Art con cui realizza opere servendosi di procedimenti meccanici su tele emulsionate. Continua la sperimentazione con la serie degli Artypo, prove di stampa tipografiche scelte e incollate liberamente sulla tela. E’ del 1975 la serie Plastiforme, manifesti strappati posti su supporto di poliuretano con l‘intento di conferire loro una dimensione tridimensionale, che espone alla Galleria Plura di Milano, e nello stesso anno pubblica anche il primo disco LP italiano di Poemi Fonetici 1949/75 con presentazione di Alfredo Todisco. Gli anni Settanta sono segnati da frequenti viaggi in USA, India, Nepal, per stabilirsi definitivamente a Milano nel 1980. Appartengono agli inizi degli anni Ottanta le Coperture (blanks), manifesti pubblicitari ricoperti da fogli che occultano l’immagine sottostante. Torna alla pittura alla metà del decennio con il ciclo Cinecittà 2 in cui riprende il tema del cinema affrontato in tele di grandi dimensioni e con la serie Sovrapitture su décollage e su lamiera: questi interventi pittorici su manifesti lacerati e incollati su pannelli metallici caratterizzano la stagione più recente dell’artista. Oltre che alle principali mostre dei Nouveaux Réalistes ed a più di cento esposizioni personali in Italia ed all’estero, l’artista ha partecipato ad importanti rassegne nazionali ed internazionali, a numerose edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. Nel 1992 riceve da parte del Ministro della Cultura francese, Jack Lang, il titolo di Officiel des arts et des Lettres. Nel 1996 l‘inaugurazione di una sua mostra, primo caso in Italia, viene diffusa on line su Internet. Nel 1999 il sindaco della sua città natale Sergio Abramo emette un‘ordinanza municipale con la quale lo autorizza alla libera defissone di manifesti dal territorio di Catanzaro. «Strappare manifesti dai muri è la sola compensazione, l‘unico modo di protestare contro una società che ha perduto il gusto del cambiamento e delle trasformazioni favolose.»

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